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Un viaggio avventura in 4x4 in Mongolia, la mitica terra di Gengis Khan. Un tour che, per la difficoltà degli itinerari e per la straordinaria bellezza e autenticità dei luoghi visitati, lascia emozioni incancellabili. Partiamo dalla capitale Ulanbataar visitando il Monastero di Amarbayasgalant, il Parco Nazionale di Uraan Togoo, dove (se siamo fortunati) possiamo vedere i nomadi Dukha con le loro renne. Arriviamo quindi al Parco Nazionale del lago Khuvsgul, uno dei più profondi specchi d'acqua dolce dell'Asia Centrale, e al lago di Terkhiin Tsagaan, circondato da crateri di vulcani spenti. Soggiorniamo per una notte nel Monastero di Shank, per vivere la realtà locale dei monaci, e visitiamo il vicino Monastaero di Ong. Giungiamo, dopo un’intensa giornata on the road, al Parco Nazionale di Khongoryn Els, dove partiamo per un’escursione alle dune di sabbia più alte e spettacolari della Mongolia. Una grande avventura, che ci porta alla scoperta del deserto di Gobi, forse il più inospitale e difficile dei grandi deserti del mondo, caldo in estate e brutalmente freddo in inverno. Visitiamo infine Ikh Gazryn Chuluu, uno dei parchi naturali più belli della Mongolia, dove le rocce alte fino a circa 1.700 m formano una catena lunga una trentina di chilometri. Viviamo una Mongolia in purezza, respirando la vera cultura e immergendoci nelle tradizioni del luogo: dormiamo infatti nelle ger, le mitiche tende dei nomadi simbolo del paese, e nelle case delle famiglie locali. Un viaggio alla scoperta della Mongolia selvaggia, oltre le poche piste più battute, riservata a chi vuole vivere una vera avventura.
Hotel livello comfort a Ulaanbataar, tenda gher, homestay in condivisione con gli altri partecipanti.
Autoveicoli con driver locali 4x4.
Partenza dall'Italia con volo intercontinentale dagli aeroporti di Roma e Milano. Notte in volo
Arriviamo a Ulaanbaatar, la capitale della Mongolia. Trasferimento e sistemazione in hotel. Compatibilmente con l’orario di arrivo dei voli, visita libera della città.
Partenza in prima mattina con i mezzi 4x4 verso per la visita della città di Darkhan, situata a nord di Ulaanbaatar. Poco prima di rientrare in città, a pochi chilometri visitiamo il Monastero di Amarbayasgalant, il "monastero della felicità tranquilla". Costruito nel XVIII secolo per ospitare le spoglie di Zanabazar, un importante religioso, il suo stile è quasi esclusivamente cinese. Il colore ocra di questa sontuosa costruzione contrasta con la natura verdeggiante che fanno da sfondo al paesaggio
Proseguiamo il nostro on the road verso ovest, transitando da Erdenet, la città delle miniere di rame e, dopo aver superato Bulgan, ci si ferma a Khutag Undur nelle vicinanze del Parco Nazionale di Uraan Togoo, famoso per i suoi vulcani spenti.
Si raggiunge il capoluogo della regione della provincia del Hôvsgô, Murun, transitando attraverso paesaggi di incredibile splendore, con la possibilità di vedere i nomadi Dukha con le loro renne durante il tragitto.
Visitiamo il Parco Nazionale del lago Khuvsgul, uno dei più profondi specchi di acqua dolce dell'Asia Centrale (262 m), annoverato tra i luoghi più incantevoli della Mongolia, dove trascorriamo la giornata godendo della natura del luogo.
Escursione nelle vicinanze del lago Khuvsgul sulla catena montuosa di Saridag che raggiunge i 2.500 m s.l.m. e da cui si gode un bellissimo panorama delle montagne per scatti fotografici suggestivi. I mezzi 4x4 portano non lontano dal punto più alto, che si raggiunge a piedi con un piccolo trekking. Ritornati al campo gher c’è la possibilità di noleggiare una passeggiata a cavallo. Rientro in serata a Murun.
Trasferimento verso il lago di Terkhiin Tsagaan, circondato da crateri di vulcani spenti, il più giovane’ dei quali è il Khorgo. La strada si dipana tra monti e vallate, e dal punto più alto del percorso si può godere un panorama mozzafiato.
Al mattino partiamo presto, arrivando a Kharkhorin, l’antica capitale dell’Impero Mongolo di Gengis Khan, dove sono rimaste 2 delle 4 tartarughe di pietra che originariamente segnavano i confini della città. Visita al monastero-museo di Erdene Zuu, costruito sui ruderi di Kharkhorin. Dopo la visita dell’antica capitale si raggiunge il monastero di Shank, situato a 30 km, dove siamo graditi ospiti. Shank è un piccolo e antico monastero che un tempo custodiva la bandiera di Gengis Khan; si trascorre con i monaci parte della giornata e si pernotta nella nuova foresteria adiacente. La sistemazione monastica rappresenta l’occasione per dare un contributo concreto a questa piccola comunità di monaci.
Dopo aver assistito alla cerimonia sacra del monastero, si parte in direzione del Monastero di Ong, recentemente restaurato, posizionato sulle due rive dell' omonimo fiume e un tempo ricchissimo centro carovaniero
Oggi si giunge al Parco Nazionale di Khongoryn Els, dove si fa un’escursione alle dune di sabbia più alte e spettacolari della Mongolia, alcune delle quali arrivano fino a 800 metri di altezza.
Proseguendo per il deserto di Gobi si arriva a Bayanzag – che tradotto significa “Vette infuocate”, dove la spedizione americana di Chapman nel 1924 ha fatto le più grandi scoperte paleontologiche trovando un’impressionante quantità di reperti tra cui uova e scheletri interi di dinosauri appartenenti a molte specie sconosciute fino ad allora.
Il paesaggio è caratterizzato da una profonda fenditura nel terreno da est verso ovest, con la steppa sul fondo della vallata. Qui si ritrovano molti fossili di origine fluviale, poiché questa zona era un tempo ricoperta dalla acque. Arrivando verso Tsagaan Suvraga le formazioni calcaree, alte anche 30 m, con le striature multicolore tendenti al rosso assomigliano ad antiche rovine di una città.
Partenza verso Nord in direzione della capitale. Si arriva a Ikh Gazryn Chuluu, uno dei parchi naturali più belli della Mongolia. Visita di Ikh Gazryn Chuluu, dove le rocce alte fino a circa 1.700 m formano una catena lunga una trentina di chilometri e nascondono interessanti grotte che si possono visitare.
Ritorno a Ulaanbaatar. Prima di tornare in hotel, visitiamo il mercato più grande della Mongolia, Naran Tuul, dove è possibile trovare gli oggetti d'uso quotidiano dei nomadi, ma anche quelli globalizzati.
Tempo libero ad Ulaanbaatar secondo il piano voli. Eventuale partenza per l'Italia in serata
Rientro in Italia secondo il piano voli. Arrivderci alla prossima avventura!
Hotel livello comfort a Ulaanbataar, tenda gher, homestay in condivisione con gli altri partecipanti.
Autoveicoli con driver locali 4x4.
Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Visto NON necessario per turismo e per i cittadini italiani. Nessuna vaccinazione obbligatoria
Viaggio molto intenso, che si sviluppa lungo un itinerario on the road in regioni della Mongolia remote e scarsamente popolate. Il viaggio in Mongolia è ideale per gli amanti dell'avventura: chi è disposto a mettere da parte il comfort, scoprirà un paese meraviglioso, destinato a lasciare un segno nel viaggiatore per la meraviglia del paesaggio e per l'autenticità delle proprie tradizioni
Viaggiando all’interno dei mezzi 4x4 su strade polverose è opportuno avere una buona copertura. Nel caso di pioggia, inoltre, questi mezzi sono certo in grado di consentirci di procedere nel migliore dei modi rispetto ad altre vetture. Nella capitale si dorme in hotel. Al di fuori della capitale i pernottamenti sono previsti in campi di ger o guesthouse. Le “ger” sono vere e proprie abitazioni circolari tipiche del luogo, usate dalle popolazioni nomadi e seminomadi dell’Asia Centrale da millenni. Sono spaziose e realizzate con una struttura in legno rivestita di feltro dove si entra stando in piedi. Sono essenziali, senza particolari comodità, ma dotate di tutto ciò che possa consentire di cogliere e fruire della tipicità del modo di vivere delle popolazioni del posto. Letti, materassi, lenzuola e coperte non mancano. Una stufa, il cui tubo di fuoriuscita del fumo spunta nella parte centrale del tetto, a volte alimentata con sterco essiccato (non emana alcun particolare cattivo odore), completa le dotazioni delle singole abitazioni. I servizi, bagni e docce, nei campi di ger sono comuni e anch’essi essenziali, posti in una tenda o altra sistemazione stile campeggio. I campi con le “ger” sono dotati di energia elettrica, anche se la sua erogazione non avviene di norma per 24 ore al giorno, ma secondo modalità ed orari indicati in loco. Lenzuola e adeguate coperte sono fornite in loco. L’acqua calda fornita nei campi viene riscaldata con vari sistemi e a volte è possibile che si debba attendere prima di poterla utilizzare. Difficilmente si trovano letti matrimoniali nelle ger, quasi sempre si tratta di letti singoli. Suggeriamo di portare un asciugamano e un sacco lenzuolo se si vuole la garanzia dell’igiene. Nel caso vi fossero delle particolari esigenze, sarà bene che vengano segnalate al momento dell’iscrizione in modo che se ne possa riscontrare la fattibilità. Si ricorda che il clima in questa regione è sempre imprevedibile e soggetto a repentini cambiamenti, da giorni di sole e temperature gradevoli si può passare, nei mesi dall’autunno alla primavera, a nevicate improvvise nel giro di qualche ora.
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