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Trekking in vetta al Kilimangiaro (5.895 m), la montagna più alta d’Africa. Un’avventura che sale lungo la via Machame, o Machame Route, e scende per la via del Mweka Camp, permettendo di godere di un paesaggio sempre vario sia in salita che in discesa. Chiamata da molti anche “Whiskey route" per il paesaggio mozzafiato, la Machame attraversa scenari sempre diversi, dalle foreste tropicali alle nevi della zona artica, ed è la rotta ideale per i trekker più avventurosi. Seguendo questa via si dorme in tenda e si riesce ad avere un buon acclimatamento all’altitudine, fattore fondamentale nel tentare l’ascesa a quote tanto elevate. Infatti, il terzo giorno di scalata saliamo al colle della Lava Tower (4.630m) per poi scendere di circa 700m per il pernottamento, acclimatando a dovere il nostro corpo. A questo punto, siamo pronti per salire ancora più in alto, e affrontare pernottamenti oltre i 4.000 m. La via Machame è la più spettacolare e anche la meno battuta dai turisti, in quanto presenta qualche piccola difficoltà sotto il bordo del cratere, ma al contempo ha i tratti di ghiaia più brevi e solidi. Salire in cima al Kilimangiaro non è semplicemente un’esperienza sportiva, ma un viaggio che consente di arrivare in vetta ad un monte leggendario, una delle Seven Summit.
Hotel ad Arusha, tenda in condivisione con gli altri partecipanti durante il trekking.
Minivan privati, a piedi
Non prevista per questo tour.
Partiamo dall’Italia con voli di linea per l’aeroporto del Kilimanjaro. Cena e pernottamento a bordo.
Arriviamo all’aeroporto internazionale Kilimanjaro dove ci attende il nostro staff pronto ad accoglierci e portarci in hotel ad Arusha, dove abbiamo modo di rilassarci, controllare l’equipaggiamento e fare un briefing pre-trekking. Pernottamento in hotel
Di buon mattino lasciamo il nostro hotel per cominciare l’avventura. Ci trasferiamo al Kilimanjaro National Park e precisamente al Machame Gate, dove registriamo i nostri permessi per la scalata. Iniziamo subito il trekking passando per la foresta montana. Assieme a noi i nostri porter, che prendono in carico gli zaini pesanti per i successivi giorni di trekking, lasciando a noi quello di giornata. Dopo circa 7 ore di cammino e 18 km arriviamo al camping Machame dove ci aspetta il nostro cuoco pronto a rifocillarci. Pernottamento a Machame camp.
Lasciamo il Machame camp camminando per circa un’ora nella foresta per poi passare nella brughiera. Dopo circa tre ore di cammino ci fermiamo per il pranzo e un breve riposo, meteo permettendo da qui potremo vedere la parete occidentale della vetta del Kilimanjaro. Proseguiamo il cammino fino allo Shira camp, che raggiungiamo dopo aver percorso un breve tratto faticoso. Pernottamento a Shira camp.
Il sentiero gira verso est in un’area semi-desertica e rocciosa, nei dintorni di Lava Tower. Cinque ore di cammino ci portano fino a quota 4.600 m al colle Lava Tower, la salita è molto impegnativa e qualcuno può cominciare a sentire gli effetti dell’altitudine. L’importante per un buon acclimatamento è bere tanta acqua e salire a un ritmo lento. Dopo pranzo lasciamo la Lava Tower per scendere al Barranco camp, situato circa 600 m più in basso. La discesa dura circa due ore e offre la possibilità di fotografare le linee di salita di due delle più impegnative vie del Kilimanjaro: la Western Breach e la Breach Wall (scalata da Messner nel 1978). Il campo si trova in una valle sotto Breach e Great Barranco Wall, da cui possiamo godere di un indimenticabile tramonto. Pernottamento a Barranco camp.
Quest’oggi partiamo subito con l’affrontare l’ostacolo del Great Barranco Wall che ci porta ad un’altitudine di oltre 4.200 m. Dopo circa tre ore di cammino siamo nella parte inferiore del ghiacciaio Heim, e da qui ci rendiamo conto di quanto sia possente il Kilimanjaro. Proseguiamo per la valle di Karanga, attraversando torrenti e vallate, fino ad incontrare la Mweka route. Il sentiero sale verso il ghiacciaio Barafu, dove troviamo il nostro ultimo camp. La vetta ormai dista solo 1.200 m. La cena sarà servita molto presto per consentire a tutti di riposare bene. Pernottamento a Barafu camp.
Ci svegliamo alla mezzanotte, il tempo di bere un the caldo e mangiare dei biscotti, e partiamo per l’ascesa finale. Procediamo in direzione nord-ovest, salendo attraverso ripidi ghiaioni verso Stella Point (5.739 m), il tratto più impegnativo della scalata, da questo punto incontriamo la neve che ci accompagna per le oltre due ore che ci separano dalla vetta: Uhuru Peak (5.895 m). Arrivati in cima abbiamo tempo per godere del meritato traguardo e fare le foto di rito in vetta, per poi rientrare al Barafu camp, dove ci aspetta un breve e meritato riposo. Recuperata il resto dell’attrezzatura proseguiamo la lunga discesa fino alla brughiera, lasciandoci alle spalle il Millennium Camp (3 750 m), dove ci concediamo un’altra breve pausa, per arrivare nella foresta fino alla meta finale, il Mweka camp 3.080 m. Pernottamento a Mweka camp.
Felici per la vetta conquistata, proseguiamo la discesa fino al gate del parco dove possiamo ritirare il nostro certificato che attesta la scalata effettuata. Al gate d’ingresso troviamo la nostra jeep che ci riporta al lodge, dove finalmente possiamo rilassarci e rifocillarci. Pernottamento in hotel ad Arusha
È tempo di rientro. In base all’operativo voli, ci attende il nostro transfer che ci riporta all’aeroporto internazionale di Kilimanjaro, dove ci aspetta il volo di rientro in Italia.
Arrivo in Italia. Arrivederci alla prossima avventura!
Hotel ad Arusha, tenda in condivisione con gli altri partecipanti durante il trekking.
Minivan privati, a piedi
Non prevista per questo tour.
Passaporto con validità residua di almeno sei mesi ed almeno due pagine libere. Visto online obbligatorio. Nessuna vaccinazione obbligatoria
Il viaggio si snoda lungo un itinerario di trekking difficile e faticoso, rivolto solo a escursionisti esperti. È richiesto grande spirito di adattamento, per le lunghe camminate giornaliere e le notti in tenda a temperature basse. Il viaggio è dedicato agli appassionati di montagna, con precedente esperienza di cammini di più giorni.
Si possono presentare problemi legati al mal di montagna visto che per diversi giorni saremo a quote elevate oltre i 4.000 m. È opportuno consultarsi con il proprio medico per escludere eventuali controindicazioni a viaggi a quote elevate (il viaggio non è adatto a chi soffre di problemi cardio-vascolari, respiratori o di alta pressione). Prima di partire è importante fare AUTOSELEZIONE e contattare il tour leader. È fondamentale avere l’attrezzatura giusta per camminare e dormire in comfort e sicurezza. . Durante la salita, i partecipanti dovranno comunque essere autonomi nella progressione individuale. Il programma può subire variazioni in base alle condizioni meteo e della neve. Abbigliamento: scarponcini da trekking, scarpe da ginnastica, giacca in Goretex, maglia e calzamaglia termiche, passamontagna, cappellino, ghette (per la ghiaia, nell’ultimo tratto di salita/discesa), calzini da trekking, guanti, foulard, barrette energetiche. Ulteriori info saranno date dal tour leader agli iscritti al viaggio.
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