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Il trekking al Campo Base Everest, in Nepal, è il sogno di molti appassionati di montagna. Sono circa le 11.30 del 29 maggio 1953 quando Edmund Hillary e lo sherpa Tenzing Norgay, detto "La Tigre dell'Himalaya", raggiungono il punto più alto del mondo. L' Everest è conquistato! Il nome nepalese è Sagarmatha (Dio del Cielo) e in Tibet Chomolangma (Madre dell’Universo). Da allora il mito dell’Everest non ha fatto che crescere, divenendo una delle mete più ricercate dagli escursionisti di tutto il mondo. Il nostro itinerario, che si snoda tra Lukla e il Campo Base dell’Everest, deve molto della sua fama anche alla morfologia del terreno: i sentieri della valle del Khumbu infatti si sviluppano con dislivelli graduali all’interno di fitte foreste di rododendri. In volo arriviamo al famigerato aeroporto di Lukla, dove comincia il nostro trekking che ci porta, in circa un settimana, al Campo Base più famoso del mondo. Un’emozione che, il giorno successivo, viene completata con l’ascesa sulla vetta del Kala Pattar (5.545 m), dove ci godiamo un panorama dominato dai giganti himalayani: Lhotse, Everest, Pumori, Cho Oyu e Nuptse. Il trekking di rientro tra foreste, monasteri e villaggi ricchi di cultura riprende il percorso iniziale per consentirci di rivivere l’esperienza intima e sportiva che ci ha permesso di conoscere una delle più affascinanti regioni del mondo.
Hotel a Kathmandu, tea house durante il trekking in condivisione con gli altri partecipanti.
Minivan privato con autista a Kathmandu.
Non prevista per questo viaggio.
Partiamo dall’Italia con voli di linea per Kathmandu. Pasti e pernottamento a bordo.
Arrivati all’aeroporto di Kathmandu incontriamo subito il nostro staff che ci accompagna in hotel. Dopo esserci rilassati effettueremo un briefing per pianificare bene il trekking. In serata gustiamo una tipica cena in un ristorante nepalese. Pernottamento in hotel a Kathmandu o Ramechhap
Dopo colazione ci trasferiamo in aeroporto (a Kathmandu o Ramechhap, a seconda della schedule dei voli), per prendere il volo per Lukla. Durante il volo, della durata di circa 30/45 minuti, possimo ammirare i bellissimi panorami sulle catene del Langtang, Rolwaling Himal e sulla regione del Khumbu. L’aeroporto di Lukla è considerato tra i più pericolosi del mondo, per via della sua pista lunga appena 400 m, incastonata tra alte montagne che rendono l’approccio dei velivoli particolarmente insidioso. Appena arrivati incontriamo i giovani portatori che ci accompagnano nei successivi giorni di cammino, e partiamo subito per il primo trekking che ci porta a Phakding. Pernottamento in teahouse. Dislivello: +280 m. Tempo stimato: 4 ore. Sviluppo: 11 km.
Lasciato il villaggio di Phakding risaliamo la sponda destra idrografica del fiume Dudh Kosi, attraversando boschi di conifere, rododendri e numerosi ponti sospesi. Poco dopo arriviamo al villaggio di Monjo e, superato l’ingresso del Sagarmatha National Park, raggiungiamo Jorsale 2.805 m, dove pranziamo in una tipica Tea house. Da Jorsale, attraversando la riva del fiume grazie ad un ponte sospeso noto come Sunspension Hillary, si arriva alla grande collina dalla quale, meteo permettendo, ci godiamo la prima visione delll’Everest. Tappa finale di giornata è Namche Bazar, principale centro della regione, dove possiamo rilassarci e trovare molti negozi di montagna. Pernottamento in teahouse. Dislivello: +/-1350. Tempo stimato 6 ore. Sviluppo: 15 km.
Trascorriamo una giornata a Namche Bazar, per consentire ai nostri corpi di acclimatarsi all'altitudine. Per allenare il corpo, è utile prevedere una sgambata all’hotel Everest View Point per una meravigliosa vista panoramica su Everest, Lhotse, Pumorì e Ama Dablam. Oltre a questo, abbiamo l'opportunità di visitare il Museo Sherpa, un luogo ideale per imparare la cultura sherpa e la storia dell'alpinismo. Pernottamento in teahouse.
Lasciata Namche, dopo poco il sentiero diventa panoramico con splendida vista sull’Everest 8.848 m, Nuptse 7.861 m e Lhotse 8.516 m. Attraversata una foresta di pini e rododendri, la camminata si fa adesso più graduale fino a raggiungere Tengboche, uno dei luoghi più belli dell'Himalaya, famoso per le sue meravigliose vedute sulla piramide dell’Ama Dablam. Qui si trova uno dei più grandi monasteri buddisti della regione del Khumbu, detto anche Gumba Gompa, terza ricostruzione dopo quella causata da un incendio nel 1980 e da un terribile terremoto nel 1930. Pernottamento in teahouse. Dislivello: +/- 1000. Tempo stimato: 5/6 ore.
Il percorso di oggi inizia scendendo verso il villaggio di Pangboche, il più grande di etnia Sherpa della regione. Qui facciamo la pausa pranzo, e visitiamo il suo bel monastero, uno dei più antichi della valle. Proseguiamo poi lungo la cresta in leggera salita, immergendoci nei tipici paesaggi d’alta quota, fino a raggiungere nel pomeriggio il villaggio di Dingboche, importante punto di snodo per i trekking all’Everest e al Makalu. Pernottamento in teahouse. Dislivello: +/- 1.000. Tempo stimato: 6 ore.
Ci aspetta un’altra giornata di acclimatamento in cui possiamo fare un trekking fino a Chhukung 4.730 m che ci consentirà di abituarci all'aria sempre più rarefatta. Dopo il pranzo a Chhukung ritorneremo a Dingboche dove potremo rilassarci per qualche ora prima della cena. Pernottamento in teahouse. Dislivello: +/- 400. Tempo stimato: 3/4 ore.
Lasciata la piana di Dingboche, la piramide dell’Ama Dablam è ormai alle spalle. Proseguiamo lungo una ripida salita lungo le morene della lingua terminale del ghiacciaio del Khumbu. Superato il villaggio di Dughla, il sentiero risale per circa un’ora lungo il Khumbu Glacier, fino ad incontrare un’area dedicata alla memoria di sherpa e alpinisti scomparsi, riconoscibile dalla grande quantità di chorten, ossia cumuli di pietre sacre messe una sull’altra. Tappa finale di giornata è il piccolo insediamento di Lobuche a 4.928 m. Pernottamento in teahouse. Dislivello: +/- 500. Tempo stimato: 4 ore.
Oggi tocchiamo il punto più importante del nostro trekking: il Campo Base dell’Everest. Cominciamo su un sentiero morenico fino a raggiungere il villaggio di Gorak Shep. Dopo il check-in in teahouse e il pranzo proseguiamo, risalendo la morena principale, addentrandoci nel cuore del ghiacciaio del Khumbu tra pinnacoli e plateau di ghiaccio. Dopo circa tre ore di cammino raggiungiamo finalmente il Campo Base dell’Everest! Breve sosta e foto di rito al campo per poi riprendere il sentiero e rientrare a Gorak Shep (5.160 m) nel pomeriggio. Pernottamento in teahouse a Gorak Shep. Dislivello: +/- 500. Tempo stimato: 8/9 ore.
Sveglia prima dell’alba per cominciare la salita al Kala Pattar ed assistere ad una delle albe più affascinanti del mondo. Raggiunta la vetta del Kala Pattar in circa 2-3 ore, ci godiamo la vista più bella del viaggio con il Pumori e l’Everest a poca distanza da noi. Rientriamo al lodge e dopo un’abbondante colazione iniziamo la lunga discesa verso valle, fino a raggiungere nuovamente il villaggio di Pangboche. Pernottamento in teahouse. Dislivello: +500 -1.610. Tempo stimato: 8 ore.
Dopo colazione lasciamo Pangboche, una breve escursione ci porta al villaggio di Thame, famoso per il monastero e per essere la residenza della maggior parte dei Climbing Sherpa che ogni anno attrezzano e accompagnano gli alpinisti durante le spedizioni alla vetta dell’Everest. Continuiamo a scendere verso valle fino a raggiungere nuovamente Namche Bazar. Pernottamento lodge. Dislivello: +780/-1.320. Tempo: 4 ore.
Oggi è la tappa più lunga del trekking, circa 25 km che ci portano da Namche Bazar a Lukla. Il percorso anche se in discesa è impegnativo poiché la lunghezza e la stanchezza dell’intero trekking si fa sentire. L’arrivo a Lukla è un momento di gioia nel quale possiamo festeggiare la fine del trekking e la grande esperienza completata. Pernottamento lodge. Dislivello: -590. Tempo stimato: 8/9 ore.
Lasciamo Lukla in volo ed in appena 45 minuti raggiungiamo l’aeroporto di Ramechhap. Da qui, ci aspettano circa 5 ore di strada per arrivare a Kathmandu, capitale del Nepal, dove ci trasferiremo direttamente in hotel. Relax serale, free time con un giro nel quartiere di Thamel per l’acquisto di souvenir e andare a cena la sera, festeggiando nel famoso ristorante Everest steak house l’impresa appena compiuta. Pernottamento hotel.
Dopo un’abbondante colazione inizieremo il tour di Kathmandu. Visitiamo i luoghi più importanti della città tra cui Pashupatinath, famoso per essere luogo di ritrovo dei Sadhu (uomini santi o baba) e per la cremazione lungo le correnti del fiume Bagmati. A seguire Buddhanath, un immenso stupa, luogo sacro per l'intero popolo buddista nepalese. Successivamente, la piazza Durbar e l’antico palazzo reale di Kathmandu. E ancora Swayambhunath Stupa, detto anche “Monkey Temple” per via delle numerose scimmie che vi abitano, uno stupa buddista che sorge sul punto più alto della valle di Kathmandu. Pernottamento in hotel.
È tempo di saluti! Lasciamo il Nepal, un paese che sicuramente ha conquistato per la bellezza delle sue montagne e la semplicità delle sue persone. Dopo il trasferimento in aeroporto ci attende il lungo viaggio di rientro in Italia.
Arrivo in Italia. Arrivederci alla prossima avventura!
Hotel a Kathmandu, tea house durante il trekking in condivisione con gli altri partecipanti.
Minivan privato con autista a Kathmandu.
Non prevista per questo viaggio.
Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Visto obbligatorio ed ottenibile direttamente in aeroporto a Kathmandu presentando anche 2 foto tessera. Nessuna vaccinazione obbligatoria
Il viaggio si snoda lungo un itinerario di trekking non particolarmente difficile dal punto di vista tecnico, ma lungo e faticoso, rivolto solo a escursionisti allenati e abituati a lunghi trekking in montagna per più giorni consecutivi. È richiesto spirito di adattamento, per le lunghe camminate giornaliere e le notti nelle semplici guesthouse lungo il cammino, non dotate di riscaldamento. Il viaggio è dedicato a chi vuole immergersi negli straordinari paesaggi di montagna del Nepal, coronando quello che per molti amanti della montagna è un vero e proprio sogno: il raggiungimento del campo base dell'Everest, a tu per tu con la montagna più alta della Terra!
Si possono presentare problemi legati al mal di montagna, visto che per diversi giorni saremo a quote elevate oltre i 4.000 m. È opportuno consultarsi con il proprio medico per escludere eventuali controindicazioni a viaggi a quote elevate (il viaggio non è adatto a chi soffre di problemi cardio-vascolari, respiratori o di alta pressione). Prima di partire è importante fare AUTOSELEZIONE e contattare il tour leader. È fondamentale avere l’attrezzatura giusta per camminare e dormire in comfort e sicurezza. È prevista una guida locale con il compito di coordinare lo staff di portatori. Sono previsti portatori locali per assistere i partecipanti nel trasporto dell’equipaggiamento personale. Durante la salita, i partecipanti dovranno comunque essere autonomi nella progressione individuale. Il programma può subire variazioni in base alle condizioni meteo. Particolari condizioni di ritardi o cancellazioni dei voli interni, problemi di viabilità, danni meccanici ai mezzi di trasporto e hotel in overbooking, possono determinare variazioni nello svolgimento dei servizi previsti e possono essere modificati a discrezione dei vari fornitori locali. Il verificarsi di queste cause di forza maggiore ed altri fatti simili non sono imputabili all'organizzazione. Eventuali spese supplementari e prestazioni che per tali cause dovessero venir meno non potranno pertanto essere rimborsate. Inoltre, l'organizzazione non è responsabile del mancato utilizzo di servizi dovuto a ritardi o cancellazioni dei vettori aerei. Specifichiamo, altresì, che l'eventuale recupero in elicottero NON è incluso nella copertura assicurativa, su richiesta potrà essere acquistata autonomamente una polizza assicurativa che include tale copertura; consigliamo la GLOBAL RESCUE.
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